Larry Massino is back, dispartito, tornato at home. Un caloroso abbraccio a tutto il suo pubblico, Floarea, Davide, Rita, Francesco: meno dei 25 lettori che immaginava di avere Alessandro Manzoni, ma senz'altro più qualificati.

sabato 5 novembre 2011

Bob Generoso


Lo  scrittore ritirato Bob Generoso, che  godeva di enorme e meritata  fama abbastanza  al di là delle immaginarie ma solide muraglie del paesello, aveva  smesso di scrivere e si era appunto ritirato in paese. Si fa per dire, perché dal paese non si era quasi mai mosso. Comunque aveva  smesso di scrivere. Ciò era avvenuto  ormai  da un pezzo, perché, diceva lui,  gli erano finite le parole. Per lo stesso motivo, dopo alcuni anni,  nemmeno parlò più. 

Anche ora che era muto, i suoi amici del bar centrale, dove si recava con la stessa regolarità di tutta la sua vita,  facevano finta di nulla, nel senso che non è che siccome che era scrittore importante lo trattavano diversamente da un muratore o da un allevatore o da un carrozziere, ché infatti trattavano tutti come nullità alla pari. Però, al contrario di  come si fa quando gli amici sono in difficoltà,  gli volevano ancora più bene, perché con le sue storie,  magari questa era un'altra delle sue,   aveva, come vedremo, alimentato il benessere generale, nonché aveva  divertito tutti per generazioni, storie talvolta un  tantino spinte che lui stesso definiva boccalonate, che erano però quelle che i paesani veraci  preferivano e memorizzavano meglio, quelle che raccontavano nelle occasioni giuste per galleggiare  almeno un minimo in società, nel senso di fare i galli ma anche di affiorare almeno un po' in superficie, appena  rimaneggiandole per personalizzarle e farsele tornare addosso in questa specie di torneo al quale era sempre stato  considerato disdicevole sottrarsi, ma che nello stesso tempo spediva  nel girone inferiore dei buffi tutti i contendenti, nessuno escluso,  cosicché, chi per amore o per forza  raccontava le storie dello scrittore ritirato, veniva senz'altro sminuito nella sua verticalità,  e  per sempre  epitettato di boccalone, Marco il boccalone, Maria la boccalona, Franco il boccalone eccetera. Furono subito  così tanti,  che il paese si chiamò  il paese dei boccaloni, dove nessuno riusciva più ad accumulare abbastanza autorità da potersi permettere di commettere soprusi ai danni di ipotetici inferiori, sia nella vita familiare  che nella vita socievole. Questo, per altro, era secondo molti il motivo di tanta bontà e saggezza nel paese (segue). 

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