Larry Massino is back, dispartito, tornato at home. Un caloroso abbraccio a tutto il suo pubblico, Floarea, Davide, Rita, Francesco: meno dei 25 lettori che immaginava di avere Alessandro Manzoni, ma senz'altro più qualificati.

mercoledì 1 giugno 2011

Epistola sesta agli editori

Scrittore che festeggia la vittoria alla nuova lotteria

Stamattina ciò avuto un Satori. Dicesi Satori quando a uno, riflettendo  all’orientale sulla tazza del cesso, prima che gli viene quello che gli deve venire, gli vengono delle brillanti idee che poco dopo, guardandosi nello specchio mentre si lava i denti,  gli sembrano idee di merda. Invece la seguentemente descritta  è buona, contiene un meccanismo capace di risollevare le sorti dell’intera editoria italiana. Si tratta di questo: smetterla, editori cari,  di selezionare all’antica i libri da pubblicare, che si dura un sacco di fatica e non si guadagna un cazzo; cominciate a farlo mediante quotidiana lotteria, attraverso  il nuovo concorso GRATTA E PUBBLICA.

Primaditutto si eviterebbero gli incresciosi incidenti dei tempi recenti


Aspiranti scrittori che assaltano una grossa casa editrice,
Foto agenzia föradaiballpress.

Il concorso dovrebbe funzionare così: l’aspirante scrittore, o, in subordine, la madre di egli, o i parenti meno stretti, o gli amici, o, addirittura, i nemici più perfidi, si dovranno recare in libreria: facendosi aiutare dai Tom Tom e chiedendo in giro non è difficilissimo, a tutt’oggi,  trovarne una più o meno nei centri delle città e nei centri commerciali. Una volta inside, egli o essi, acquisteranno un qualunque libro, che darà diritto a uno o più tagliandi del concorso gratta e pubblica, che potranno anche essere acquistati a prescindere dai libri stessi, anche negli autogrill, che uno è sopraditutto quando guida e non cià altro da fare che li vengono le fantasie  di scrittore. I tagliandi, per mantenere un minimo di understated culturale,    dovranno contenere oltre alla striscia da grattare  delle scritte con  versi poetici o mini racconti. Lo stesso, l’annuncio che si è vinto o si è perso sotto la vernice dorata da grattare dovrà essere dato in versi primari prodotti all’uopo.  Naturalmente l’aspirante scrittore cialtrone, una volta grattato il tagliando vincente, al fine di far emergere le proprie doti, a volte nascoste nei più reconditi pertugi, sarebbe contento di essere coadiuvato, come ora, da efficienti scrittori veri tenuti a bada, a minor danno,   dalle case editrici, che hanno la nobile funzione di render minimamente commestibile l’opera di chiunque abbia da raccontare le proprie irripetibili avventure.     L’aspirante scrittore dotato di sacrificio o  di natura, pure, come ora, si impunterà  per non vedere sfigurato il proprio lavoro, battendosi in una lotta fratricida con i troppo superiori scrittori veri fatti scomparire dalla circolazione e abbadati dai pazienti editori.

Come vedete, la girandola industrial editoriale funzionerebbe perfettamente, e  le sorti dell’arte letteraria, grazie addio,  non ne soffrirebbero affatto. Al contrario delle casse delle librerie, che diverrebbero ben presto riserve di preziosi dobloni da spartirsi tra librai, editori e messaggiatori; casse  delle librerie che verrebbero rimpinguate ora per ora da inverosimili folle di sparuti aspiranti scrittori costà giunti in cerca di facile gloria, basta anche 15 minuti, giusto per provare il brivido senza intossicarsi. L’unico inconveniente, bisogna dirlo,  se uno gratta il tagliando massimo,  dovrà ciucciarsi la gloria per sempre, non ci sarà nulla da fare. Però, anche qui, sarà come adesso.

Epistola prima      http://accademia-inaffidabili.blogspot.com/2010/10/epistola-prima-agli-editori.html

Epistola seconda  http://accademia-inaffidabili.blogspot.com/2010/11/piero-ciampi.html

Epistola terza       http://accademia-inaffidabili.blogspot.com/2010/11/epistola-terza-agli-editori.html

Epistola quarta     http://accademia-inaffidabili.blogspot.com/2011/01/epistola-quarta-agli-editori.html

Epistola quinta      http://accademia-inaffidabili.blogspot.com/2011/05/epistola-quinta-agli-editori.html

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